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In Italia, sono 5 mila i malati di SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica, 500 mila nel mondo. Molte le cause ipotizzate, ma nessuna cura ancora per questa malattia misteriosa. Il 50% sopravvive oltre i 3 anni dalla diagnosi, solo il 10% oltre i 10 anni. Dagli incassi di Italia-Montenegro, match di qualificazione ai Mondiali 2010, verranno dirottati 150 mila euro verso un gruppo di lavoro coordinato dal dottor Paolo Zeppilli e destinato a finanziare la ricerca, per capire cos’è la SLA e perché sembra colpire soprattutto i calciatori, oltre che muratori e contadini. Ne dà notizia il Corriere della Sera.

«Coinvolgerò esperti italiani e stranieri – dice Paolo Zeppilli – lavoriamo per i nostri tesserati, ma anche per tutti coloro che hanno la SLA. Per noi la malattia professionale dei calciatori è solo la pubalgia. È incontrovertibile che di sclerosi possa ammalarsi chiunque. Cercheremo di capire, però, perché nel nostro mondo ha questa incidenza».

«Non si conoscono le cause di questa malattia – spiega il quotidiano milanese – ma si ipotizza che le cause possano essere i traumi e microtraumi ad arti e testa, i pesticidi e diserbanti dei campi da gioco, l’uso di doping e l’abuso di farmaci leciti. Tra i calciatori, chi ha giocato dopo il 1980, chi ha avuto una carriera professionista per più di 5 anni ed è stato centrocampista, ha più probabilità di ammalarsi».

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