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I risultati di uno studio su 44 pazienti condotto da Neuromed.

Per rallentare la progressione della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) l’aggiunta di litio alla normale terapia farmacologica a base di riluzolo può rivelarsi determinante. É quanto certificano i risultati di un primo trial sperimentale condotto dall’Istituto neurologico mediterraneo Neuromed che sono stati pubblicati sulla rivista ‘Pnas’. Stefano Ruggieri e Francesco Fornai, entrambi di Neuromed, hanno svolto recentemente uno studio su pazienti affetti da SLA basandosi su nuove ricerche relative alle cause della malattia. Nello studio clinico pilota 44 pazienti sono stati reclutati presso l’Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed. Gli esperti hanno osservato che il litio, un farmaco solitamente impiegato nei disturbi dell’umore, associato al riluzolo ha prodotto un significativo rallentamento nella progressione della malattia dopo 15 mesi di trattamento, rispetto alla terapia con solo riluzolo. Questi risultati incoraggianti stimolano a ulteriori sviluppi terapeutici basati proprio sul meccanismo d’azione del litio che potrebbero portare ad altri risultati positivi. Il litio andrebbe a stimolare, nelle cellule nervose, i meccanismi fisiologici di difesa dall’accumulo di composti tossici e componenti cellulari danneggiate, che nei pazienti affetti da SLA sembrano non funzionare in maniera adeguata, causando la morte dei motoneuroni. Ulteriori sviluppi dovranno estendersi a trattamenti farmacologici combinati per potenziare ulteriormente l’effetto del litio.

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