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Ricordiamo che con legge n. 46 del 7 maggio è stato esteso il diritto al voto domiciliare ad altre categorie di elettori intrasportabili affetti da gravissime infermità.

Per cui oltre agli elettori affetti da grave infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano, sono ammessi al voto domiciliare anche gli elettori affetti da gravissime infermità tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile anche con l’ausilio dei trasporti pubblici che i comuni organizzano in occasione di consultazioni per facilitare agli elettori disabili il raggiungimento di seggi elettorali.

Ai fini dell’esercizio del voto a domicilio l’elettore doveva far pervenire entro il 18 maggio, in carta libera, al sindaco del comune nelle cui liste elettorali è iscritto, una dichiarazione nella quale attesta la volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimora e indicante il relativo indirizzo e possibilmente un recapito telefonico. Tale richiesta doveva essere corredata dalla certificazione sanitaria rilasciata dal funzionario medico designato dai competenti organi dell’Azienda Sanitaria Locale in data non anteriore al 23 aprile 2009 e riprodurre l’esatta formulazione normativa, attestando quindi la sussistenza, in capo all’elettore, delle condizioni di infermità di cui al comma 1, dell’art. 1 della legge n. 46/2009, con prognosi di almeno 60 giorni decorrenti dalla data di rilascio del certificato, ovvero delle condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali.

Tale certificato, inoltre, può attestare l’eventuale necessità dell’”accompagnatore ” per l’esercizio del voto. Le dichiarazione formulate per il primo turno di elezioni amministrative sono considerate valide anche per il turno di ballottaggio. Nel caso in cui l’elettore interessato non abbia richiesto tale servizio entro il 18 maggio, può farlo entro l’1 giugnoper la consultazione referendaria e l’eventuale turno di ballottaggio del 21 e 22 giugno. La dichiarazione, in carta libera, deve riportare, oltre alla volontà di esprimere il voto a domicilio, l’indirizzo completo dell’abitazione in cui l’elettore dimora e, possibilmente, un recapito telefonico.

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