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Comunicato stampa IV Commissione
WELFARE – ISEE, PROPOSTA DI LEGGE M5S-UDC: “TUTELA NUCLEI FAMILIARI FRAGILI”. ASSOCIAZIONI IN COMMISSIONE: “FAMIGLIE DEI DISABILI VANNO AIUTATE, NON SPREMUTE”

“Non si può tassare colui che è disabile”; “è ingiusto chiamare a partecipare ai costi delle cure i disabili gravi”; “è ingiusto inserire nell’Isee redditi esenti da Irpef (pensione invalidità e indennità di accompagnamento)”. In breve: “Le famiglie dei disabili vanno aiutate, non spremute”. Sono le voci, i suggerimenti, le osservazioni delle associazioni dei familiari di persone portatrici di disabilità che sono intervenute nell’udienza conoscitiva promossa oggi dalla commissione “Politiche per la salute e politiche sociali”, presieduta da Monica Donini, sulla proposta di legge presentata dai consiglieri Giovanni Favia (Misto) e Andrea Defranceschi (Mov5stelle) e dalla consigliera Silvia Noè (Udc). La proposta, all’esame della commissione, intende introdurre, dove le norme regionali prevedono il riferimento ai parametri Isee per l’erogazione dei servizi, “adeguati correttivi che diano l’opportuna tutela ai nuclei familiari, tenendo conto del numero, delle differenze di età e delle loro condizioni secondo il principio del reddito disponibile”.

Tra le associazioni intervenute: F.A.N.D.; Insieme Si Può (Casa S. Chiara); ANFFAS; Forum Terzo Settore; AssiSLA; Fish Emilia-Romagna; Asitoi; l’Aliante e il Forum Associazione Familiari Emilia-Romagna. “Il criterio dell’Isee – secondo la relatrice Silvia Noè – risulta rigido e poco rispondente alla realtà che viviamo quotidianamente, con la conseguenza di creare spesso situazioni di iniquità soprattutto per le famiglie numerose e per quelle che presentano situazioni di disabilità e di non autosufficienza”. Le novità principali della proposta di legge, che va a riscrivere l’articolo 49 della legge regionale 2/2003, risiedono nel fatto che “al fine di favorire la permanenza nel contesto familiare delle persone non autosufficienti anziane o con disabilità, la valutazione della situazione economica per il calcolo della compartecipazione sulla quota sociale dovrà basarsi in via generale sulla situazione economica del solo assistito ed eventuali soggetti a suo carico ai fini Irpef con l’esclusione dei familiari”. Inoltre, si vuole introdurre per le persone portatrici di disabilità grave l’esenzione non solo dalla presentazione della dichiarazione della situazione economica per l’accesso agli interventi finalizzati ad alleviare la condizione di disabilità ma anche dai costi per l’accesso ai servizi medesimi. La proposta, infine, definisce l’ampliamento delle possibilità di utilizzo del fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità.
A questa proposta, scelta come testo base, è abbinato un altro progetto di legge a firma di Galeazzo Bignami (Pdl) con l’obiettivo di garantire trasparenza, equità ed omogeneità di trattamento su tutto il territorio regionale nell’accesso alle prestazioni per l’intera rete dei servizi sociali gestiti dai Comuni e dagli enti accreditati e al tempo stesso di dare risposte concrete e adeguate ai bisogni delle persone e delle famiglie, ed in particolar modo a quelle più fragili.

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