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Finalmente, dopo anni di attesa, passa il decreto sulla Broncoaspirazione, fortemente ‘suggerito’ da Viva la Vita ai tempi del Ministro Turco e poi insistentemente propugnato dall’intera RETE delle Associazioni SLA (di cui AssiSLA fa parte). 

I familiari, o anche altre persone, potranno essere abilitati ad effettuare le aspirazioni endotracheali (TBA) ai malati di sclerosi laterale amiotrofica e tracheostomizzati. Lo prevede la proposta di legge presentata dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio, che ha ottenuto il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni. La norma regolamenta la formazione di familiari, o altre persone, per l’abilitazione ad effettuare aspirazioni endotracheali a malati, in ambito domiciliare. Secondo il Consiglio Superiore di Sanità, infatti, questa è una pratica indispensabile e urgente per quei pazienti tracheostomizzati per i quali non sia necessario o giustificato il ricovero e che, nel contempo, necessitino di assistenza continua per le loro condizioni gravemente invalidanti.

In pratica:

La formazione dei familiari o altri soggetti, che assistono in via continuativa tali pazienti, verrà  svolta dal personale del Servizio Sanitario Nazionale operante presso la struttura che ha in carico il paziente e dovrà prevedere alcuni precisi insegnamenti teorici e pratici. La formazione dovrà contemplare fra l’altro: nozioni di anatomia – fisiologia, nozioni sulle principali patologie dell’apparato respiratorio, tecniche di assistenza respiratoria (la tracheotomia, definizione e indicazioni, le cannule della tracheotomia), l’aspirazione endotracheale (definizione e indicazioni), le cure quotidiane legate alla tracheotomia, manutenzione del materiale, ripercussioni sociali e psicologiche dell’insufficienza respiratoria e della tracheotomia. I momenti di training di pratica saranno da eseguirsi alla presenza di un infermiere.

A conclusione dell’intera formazione, il nominativo dei destinatari di questa, verrà annotato nel fascicolo del paziente, il quale potrà a questo punto ricevere gli interventi oggetti del Decreto, solo dalla persona abilitata.

Alle attività previste dall’Accordo si dovrà provvedere nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili dalla legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

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