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Votare nella propria abitazione o con l’assistenza di una persona di fiducia nella cabina elettorale: sono le possibilità che hanno a disposizione le persone colpite da malattie, infermità o deficit tali da non poter recarsi ai seggi o da non poter votare autonomamente. Il diritto al voto per queste persone è garantito grazie al voto a domicilio e a quello assistito, che sarà possibile anche in occasione della tornata elettorale di domenica 28 e lunedì 29 marzo (elezioni regionali e amministrative).

Entro lunedì 8 marzo le persone che, per gravi malattie, dipendono da apparecchi elettromedicali e le persone con infermità tali da rendere impossibile l’allontanamento dalla propria abitazione possono presentare richiesta per effettuare il voto a domicilio. Le persone che, invece, soffrono di gravi deficit visivi o sono impossibilitate a usare le mani e non sono dunque in grado di votare autonomamente, possono chiedere di essere accompagnate in cabina elettorale da una persona di fiducia. Le elezioni regionali e amministrative si svolgono il 28 e 29 marzo.

Bologna, 26 febbraio 2010 – In occasione della tornata elettorale di domenica 28 e lunedì 29 marzo (elezioni regionali e amministrative) le persone che, per gravi malattie, dipendono da apparecchi elettromedicali o con infermità tali da rendere impossibile l’allontanamento dalla propria abitazione possono presentare richiesta per effettuare il voto a domicilio (legge 46 del 7 maggio 2009). La richiesta va presentata in carta libera al Sindaco del Comune di residenza con una copia della tessera elettorale e un certificato medico rilasciato dall’Azienda Usl. Le persone che, invece, soffrono di gravi deficit visivi o sono impossibilitate a usare le mani e non sono dunque in grado di votare autonomamente, possono chiedere di essere accompagnate in cabina elettorale da una persona di fiducia: per esercitare questo diritto devono farsi rilasciare dall’Azienda Usl un certificato che attesti l’impedimento fisico; sulla tessera elettorale verrà apposto un simbolo o un codice, in maniera che l’elettore con impedimento fisico all’espressione del voto ottenga l’annotazione permanente del diritto all’accompagnamento al voto.

Il diritto al voto a domicilio: richieste entro l’8 marzo

Possono usufruirne:

  • le persone affette da gravi malattie che non possono allontanarsi dalla propria abitazione perché dipendono in modo continuativo e vitale da apparecchi elettromedicali (ad esempio respiratori automatici, macchine per la nutrizione artificiale)
  • le persone con gravissime infermità, che non possono allontanarsi da casa, nemmeno usufruendo dei servizi di trasporto pubblico gratuiti, organizzati dal Comune per facilitare il raggiungimento dei seggi.

La richiesta per il voto a domicilio deve essere inviata al sindaco del Comune nelle cui liste elettorali si è iscritti, nel periodo compreso tra il quarantesimo e il ventesimo giorno antecedente la data delle votazioni: dunque, in questo caso, tra il 22 febbraio e l’8 marzo 2010.

Si tratta di presentare una dichiarazione in carta libera, che deve contenere nome, cognome, luogo e data di nascita, indirizzo completo dell’abitazione e numero di telefono dell’elettore. Alla dichiarazione deve essere allegata una copia della tessera elettorale e un certificato medico rilasciato da un medico legale dell’Azienda Usl di residenza, da cui risulti l’infermità fisica (con prognosi di almeno 60 giorni dalla data di rilascio del certificato).

Il diritto al voto assistito in cabina elettorale

Le persone che non sono in grado di esercitare autonomamente il diritto di voto per una grave infermità, in particolare per gravi deficit visivi o per impossibilità di utilizzare le mani, possono votare con l´aiuto di un accompagnatore di fiducia.

Per esercitare questo diritto, le persone interessate devono rivolgersi alle Aziende Usl di residenza e farsi rilasciare lo specifico certificato gratuito che attesti l´impedimento fisico e quindi il diritto ad essere accompagnati all’interno della cabina elettorale.

In particolare, gli interessati devono rivolgersi agli ambulatori di medicina legale o del Dipartimento di sanità pubblica dell’Azienda Usl di residenza, portando con sé un documento di identità e la tessera elettorale.

Il diritto al “voto assistito” può essere annotato in modo definitivo sulla tessera elettorale. In questo modo non è più necessario rinnovare la certificazione ad ogni tornata elettorale, ma è sufficiente esibire la tessera sanitaria. Per ottenere questa annotazione è sufficiente, una volta acquisito il certificato sanitario, rivolgersi agli uffici elettorali dei Comune. L’annotazione vale per tutta la durata della tessera elettorale.

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