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AssiSLA ONLUS in memoria di Raffaella Alberici, intende mettere in chiaro la propria posizione rispetto all’uso di cellule staminali per le persone colpite da Sclerosi Laterale Amiotrofica.

A proposito di cellule staminali, infatti, la posizione di AssiSLA ONLUS rispetto alle terapie proposte, o ai protocolli di ricerca, è vagliata dal suo scientific advisor, carica ricoperta dal Dott. Fabrizio Salvi sin dalla fondazione, e mai e per nessun motivo prescinde dal parere che da questo vaglio scaturisce, caso per caso.
Nel momento in cui AssiSLA, nella persona del suo Presidente, Dott. Filippo Martone, decide di supportare un caso di difformità di trattamento di un assistito o della sua famiglia rispetto alle attese dell’associazione, egli prende in carico personalmente il suddetto caso, inviando una opportuna segnalazione scritta e verbale, espressa alla direzione sanitaria dell’azienda USL coinvolta ed ai servizi sociali del territorio, rappresentati al loro massimo livello dirigenziale, fornendo copia di questa istanza alla direzione dell’associazione ed al Dott. Salvi.
Nello specifico AssiSLA ha da sempre condiviso in ogni sede (assemblee dell’associazione, presso le autorità locali, nazionali ed internazionali, attraverso comunicazioni con mezzi di diffusione di massa) una posizione limpida ed estremamente ferma. Per quanto è noto al comitato scientifico di AssiSLA ONLUS sino ad oggi, nessuna cura che si svolga utilizzando le cellule staminali ha mai dimostrato alcuna utilità per chi sia colpito da sclerosi laterale amiotrofica. Vogliamo sottolineare come l’aggiornamento delle nostre fonti scientifiche avvenga, anche a questo riguardo, quotidianamente.
Questo significa, in altre parole, che le cellule staminali, a prescindere da come vengano applicate, iniettate, inserite, somministrate, non hanno mai guarito, nemmeno migliorato o arrestato o anche solo rallentato una sclerosi laterale amiotrofica.
Vero e documentato è invece il dato, che vi sono stati svariati casi di tumore maligno in persone che si sono assoggettate a tali cure.
Ciò detto chiunque sostenga che AssiSLA abbia a qualsiasi titolo detto il contrario, per bocca di chicchessia, potrà essere oggetto di una opportuna azione legale a tutela della verità.

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