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Sono passati 10 anni e sembra ieri, che il 9 aprile ’05 scompariva Raffaella Alberici, perdendo, dopo due anni di malattia, la sua lotta contro la SLA e lasciando un vuoto incolmabile nel cuore dei suoi cari. Solo 2 giorni dopo nasceva AssiSLA ONLUS, intitolata alla sua memoria, perché la sua morte fosse un punto di partenza e non d’arrivo: il piccolo seme lasciato sotto terra da Raffaella.
10 anni in cui AssiSLA ha raggiunto obiettivi a quel tempo insperabili, fondamentali per l’Emilia Romagna e non solo, portando avanti con caparbietà e costanza, un lavoro di cervello, cuore e braccia, che la vede oggi l’unico, importante punto di riferimento per i malati del territorio emiliano-romagnolo. Con Raffaella sono andati via tanti nostri amici, perché la malattia è ancora quella che è… e a questo, crediamo, sarà difficile abituarsi! Tuttavia, senza l’aiuto dei volontari, delle famiglie e dei nostri amici colpiti da SLA, oggi non saremmo qua a mettere in cantiere nuovi progetti che migliorino la vita di tutti, partendo dalle nuove prospettive di ricerca e investendo sempre meglio per potenziare l’assistenza integrata.
Oggi, spegniamo tutti insieme le prime 10 candeline di AssiSLA con la promessa di proseguire, instancabilmente a lottare per assistere chi soffre di SLA, e con gli occhi chiusi, esprimiamo il desiderio che le cose, possano presto cambiare e aspettando il giorno in cui la ricerca dia il suo contributo più prezioso: una cura.

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