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Il 9 aprile 2005 scompariva Raffaella Alberici, perdendo, dopo due anni di malattia, la sua lotta contro la SLA e lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia. Solo 2 giorni dopo nasceva AssiSLA ONLUS, intitolata alla sua memoria, perché la sua morte fosse un punto di partenza e non d’arrivo: il piccolo seme lasciato sotto terra da Raffaella. Perché quello che si era riusciti a fare era sembrato talmente poco, talmente insufficiente, che non si poteva rimanere lì a guardare, perché tanti come lei erano ancora in condizioni di sofferenza estrema.
Da allora AssiSLA ha raggiunto degli obiettivi fondamentali per l’Emilia Romagna e non solo, portando avanti faticosamente, ma con caparbietà, un lavoro di cervello, cuore e braccia, che la vede oggi un importante punto di riferimento per i malati del territorio emiliano-romagnolo. Ogni giorno qualcuno dei nostri amici ci lascia per sempre: un bollettino di guerra al quale non ci abitueremo mai!
Molto c’è ancora da fare e gli obiettivi sono sempre di più e più elevati! Ma mai saremmo arrivati fin qui, senza l’aiuto di chi ha collaborato a vario titolo con l’associazione: le famiglie, i volontari, i sostenitori, gli amici. Perciò il nostro GRAZIE va davvero a tutte queste persone e la nostra promessa è che continueremo, instancabilmente a lottare per assistere chi soffre di SLA, aspettando il giorno in cui la ricerca dia il suo contributo più prezioso: una cura.

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