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Circa 300 giovani hanno deciso di schierarsi contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica per sostenere l’associazione “Viva la vita”. Domenica scorsa ad Albinea sono intervenuti Stefania Atili per “Viva la vita Onlus” e il dr. Filippo Martone per “Assisla onlus”. Gian Luca Fantelli, giovane ammalato di sla, ha portato infine la sua testimonianza. 

ReggioNelWeb.it n. 335 del 29/09/2009 

Ben trecento giovani  hanno deciso di schierarsi contro la  Sclerosi Laterale Amiotrofica sostenendo l’associazione Viva la Vita Onlus,  domenica 27 settembre Piazza E. Cavicchioni ad Albinea (Reggio Emilia), dove si è tenuta Infitness,una iniziativa – organizzata da Barbara Di Franco e Maurizio Zanni con il patrocinio del Comune di Albinea,della Protezione Civile Sezione di Albinea e la collaborazione tecnica del Centro Benessere Piscine Eden di Corte Tegge (Reggio Emilia) – che ha saputo coniugare attività fisica e solidarietà.

Conosciuta anche come malattia di Lou Gehrig, dal nome del famosissimo giocatore statunitense di baseball che ne fu colpito, la SLA è una patologia inguaribile che colpisce circa 4000 persone in Italia e che porta alla paralisi totale dei muscoli scheletrici del corpo e, successivamente, alla perdita della capacità di respirare, nutrirsi e parlare autonomamente, mentre le capacità intellettive dei malati rimangono inalterate.

Alla manifestazione,  che ha visto il sostegno e la condivisione di tanti giovani ad una task force di fitness impartito con generosità da istruttori professionisti come Sandra, Gianni, Valeria, Fabio, Julian, Claudio, Marco e Mirco,  sono intervenuti per Viva la Vita Onlus Stefania Atili, consigliere del direttivo di Viva la Vita Onlus: “ Solo con l’associazionismo – ha dichiarato –  si riesce a dare le risposte  agli ammalati di SLAperché le istituzioni non sono attualmente in grado di fornire una reale ed adeguata presa in carico delle persone colpite da questa terribile malattia.  Viva la Vita sipropone soprattutto di dare orientamento e sostegnoai familiari  costretti  a sostenere da soli enormi  sacrifici”.

Per l’associazione di riferimento per i malati e familiari di SLA dell’Emilia Romagna AssiSLA Onlus è intervenuto il suo presidente dr. Filippo Martone: “Della  Sla, ancora poco si conosce perché esce dalle logiche tradizionali delle malattie. A tutt’oggi non ha una cura e ha un’aspettativa media di vita di 3 anni. Dunque tutti dobbiamo rimboccarci le maniche per far sì che le cose cambino e che  si rinnovi l’attenzione di Istituzioni ed opinione pubblica nei confronti dei bisogni degli ammalati di Sla e dei loro familiari”.

Da segnalare inoltre l’intervento di Gian Luca Fantelli , un giovane ammalato di Sla che  ha scelto di lottare con tutte le sue forze invitando il pubblico presente  al suo concerto, intitolato significativamente “Finché ho la voce…. Canto!”  con gli strumentisti dei Negrita

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