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Con un sorriso, che sul suo volto non si vedeva da tempo, la signora Gina ha ricevuto il tanto atteso comunicatore, acquistato dalla Asur Zona Territoriale 13 di Ascoli. Il macchinario, installato accanto al letto dove è costretta a vivera la signora affetta da Sclerosi Laterale Amiotrofica, è stato acquistato dalla Zona Territoriale 13 come aveva garantito alcuni mesi fa il dottor Vinicio Alessandroni, responsabile dell’Umea di Ascoli.

”I pazienti affetti da SLA nella fase avanzata della malattia — spiega Santa De Angelis, figlia della signora Gina e referente provinciale dell’Aisla Onlus di Ascoli — perdono l’uso della parola, ma hanno intatte le capacità cognitive. Con l’utilizzo del movimento degli occhi e grazie ad una telecamera connessa ad un computer mia madre potrà scrivere, navigare in internet, leggere e spedire e-mail, ma sopratutto comunicare con chi le sta intorno”.

La SLA rende i malati prigionieri del proprio corpo ed è per questo che il comunicatore rappresenta uno strumento fondamentale per permettere a queste persone di mantenere il contatto con il mondo circostante. ”Al momento — aggiunge Santa De Angelis, che in prima linea si sta battendo per migliorare la vita di tutti i malati di SLA del territorio — sono in fase di definizione le procedure per avere questi particolari strumenti, visto che la Regione ha un fondo di oltre 260mila euro per acquistarli. L’Asur di Ascoli, nonostante la bufera da cui è stata investita negli ultimi mesi, ha lavorato molto bene nell’effettuare una gara d’appalto tra le aziende fornitrici di questi dispositivi e nell’assegnarli in tempi brevi, tutti i malati e i loro familiari devono sapere come poter accedere a contributi per avere assistenza e ausili”. Per questo, solo alcuni mesi fa, è stata costituita la sezione ascolana della Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica.

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